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Corsi dell’Anno Accademico 2016-17   lezione_araba

Inizio Lezioni: Venerdì 28 Ottobre 2016, ore 15, Aula Pasquali


I) Storia della Filosofia Islamica/History of Islamic Philosophy (40 ore/40 hrs)

"Da Aristotele a Averroè: la dottrina della sostanza nell'età classica della metafisica araba" (secc. IX-XII)"
 

Sullo sfondo della dottrina della sostanza formulata da Aristotele e dei principali problemi che la critica riscontra in essa, il corso prende in esame le trattazioni più significative di questo tema nell’età classica o fondativa della filosofia arabo-islamica (falsafa). Dopo un periodo inziale in cui rimane confinata in ambito logico (al-Kindī, m. dopo 870 dC), l’usiologia assume un ruolo centrale in al-Fārābī (m. 950-1 dC), nelle csui opere la sostanza emerge come concetto chiave non solo della logica, ma anche della filosofia naturale e della metafisica. Il pieno dispiegamento della tematica usiologica avviene con Avicenna (Ibn Sīnā, m. 1037 dC), il quale dedica alla sostanza trattazioni ampie ed articolate nelle singole sezioni delle sue summae di filosofia (logica, filosofia naturale, e metafisica), chiarendone il ruolo sistemico: secondo Avicenna la trattazione della sostanza fornita dalla metafisica riprende, integra e fonda l’esame di essa proposto dalle discipline particolari quali la logica e la filosofia naturale, conferendo unità e coerenza all’insieme. L’intento avicenniano di dare sistematicità ai vari aspetti della dottrina aristotelica della sostanza cade sotto il vaglio critico di Averroè (Ibn Rušd, m. 1198 dC), il quale nei suoi commenti alla Fisica ed alla Metafisica polemizza con Avicenna su numerosi punti della dottrina della sostanza che quest’ultimo propone come sviluppo e revisione della posizione di Aristotele.


English version

"From Aristotle to Averroes: the doctrine of substance in the classical age of Arabic metaphysics (IX-XII cc.)"


Against the background of the doctrine of substance formulated by Aristotle and of the main problems that scholarship detects therein, the course examines the most significant treatments of this topic in the classical or formative age of Arabic-Islamic philosophy (falsafa). After its initial confinement in logic (al-Kindī, d. after 870 dC), the reflection on substance plays a pivotal role in al-Fārābī (d. 950-1 dC), in whose works substance emerges as a key-concept not only of logic, but also of natural philosophy and metaphysics. The full development of the issue is found Avicenna (Ibn Sīnā, m. 1037 dC), who devotes to substance lengthy and articulated discussions in the single sections of his summae of philosophy (logic, natural philosophy, metaphysics), and clarifies its systemic role: for Avicenna, the account of substance given by metaphysics resumes, complements, and gounds its examination by particular disciplines like logic and natural philosophy, thus providing unity and coherence to the entire setting. Avicenna’s intent of granting consistency to the various aspects of Aristotle’s doctrine of substance undergoes the criticism of Averroes (Ibn Rušd, d. 1198 dC): in the commentaries on Physics and Metaphysics, the Commentator disagrees with Avicenna on many tenets of the doctrine of substance that this latter propounds as development and revision of Aristotle’s position.

Bibliografia essenziale/Selected Bibliography

C. Cerami, Génération et substance. Aristote et Averroès entre physique et métaphysique, De Gruyter, Boston-Berlin 2015.
G. Galluzzo, The Medieval Reception of Book Zeta of Aristotle’s Metaphysics. Vol. 1: Aristotle’s Ontology and the Middle Ages: The Tradition of Met., Book Zeta, Brill, Leiden-Boston 2013.
Substance and Attribute: Western and Islamic Tradition in Dialogue, ed. C. Kanzian, M. Legenhausen, Ontos Verlag, Frankfurt 2007.


Il corso è indirizzato agli studenti del corso ordinario ma è aperto anche ai perfezionandi. Ha carattere seminariale e prevede una serie di lezioni frontali da parte del docente, seguite da relazioni su temi specifici tenute dagli studenti. La frequenza di uno dei due livelli del seminario “Introduzione alla lingua araba” (v. Didattica Integrativa) o, per chi abbia sufficiente conoscenza della lingua araba, del ciclo di lezioni “Introduzione alla lingua persiana” (v. Didattica Integrativa) o del seminario specialistico per perfezionandi "Un caso emblematico di teologia negativa tra i filosofi arabi: Dio non è sostanza" rientra tra gli obblighi didattici.
Gli studenti impossibilitati a seguire il seminario di lingua araba, il seminario di lingua persiana o il seminario specialistico potranno assolvere l’obbligo didattico corrispondente sostenendo una prova orale conclusiva, riguardante autori, testi o tematiche di storia della filosofia islamica pertinenti al corso (da concordare con il docente).
La conoscenza della lingua araba o persiana non è richiesta. I testi discussi in classe saranno presentati in traduzione (italiana, inglese o francese).

The course is aimed at undergraduates, but is also open to graduate students. It has a seminar format and includes a series of lectures by the instructor, followed by reports by the students on specific subjects. Attendance of one of the two levels of the seminar " Introduction to the Arabic language " (v. Didatitca Integrativa) or , for those who have sufficient knowledge of the Arabic language , of the series of lectures "Introduction to Persian language " (v. Didattica Integrativa) or of the graduate seminar "A remarkable case of negative theology among Arabic philosophers: God is not a substance", is among the academic obligations.
Students unable to attend the Arabic seminars, the Persian seminar, or the graduate seminar will be able to fulfill the corresponding obligation by taking a final oral examination , on authors , books or topics of the history of Islamic philosophy relevant to the course (to be discussed with the teacher ).
The knowledge of Arabic or Persian is not required. The texts discussed in class will be presented in translation (Italian, English or French).

Orario:
Venerdì 15:00-17:00 (Aula Pasquali)


II) Didattica Integrativa:

Introduzione alla lingua araba (livelli elementare e intermedio) e Introduzione alla lingua persiana (livello elementare)



Arabo – Livello elementare (dott. A. Astesiano, 20 ore ca.): Il seminario si propone di offrire la conoscenza degli elementi fondamentali della lingua araba (alfabeto, scrittura, traslitterazione, morfologia e sintassi), e gli strumenti di accesso ai testi filosofici arabi (grammatiche, dizionari) con particolare attenzione al lessico proprio della filosofia.

Orario:
Giovedì 14:30-16:00 (Aula Campana)


Arabo – Livello intermedio (dott. T. Alpina, 20 ore ca.): Il seminario intende completare la conoscenza della morfologia e della sintassi e familiarizzare gli studenti con gli aspetti stilistici della lingua di comunicazione culturale (il cosiddetto “arabo classico”), con esercizi di traduzione di passi scelti del Corano e di altre opere significative della cultura arabo-islamica.

Orario:
Giovedì 12:00-13:30 (Aula Pasquali)


Persiano (dott. Ivana Panzeca, 20 ore ca.): Il seminario si propone di offrire la conoscenza degli elementi fondamentali della lingua persiana (alfabeto, scrittura, traslitterazione, morfologia e sintassi), e gli strumenti di accesso ai testi filosofici arabi (grammatiche, dizionari) agli studenti che abbiano già sufficiente conoscenza della lingua araba.

Orario:
da definire


Per ciascuno di questi tre crosi gli incontri hanno frequenza settimanale (circa 20 ore complessive) e comprendono prove scritte di verifica da svolgere durante l’anno. Le lezioni sono aperte, senza ottenimento di credito didattico, anche a studenti del corso ordinario o perfezionandi che non frequentano il corso di Storia della Filosofia Islamica.


III) Seminario specialistico per perfezionandi/Graduate Seminar (40 ore/40 hrs)

"Un caso emblematico di teologia negativa tra i filosofi arabi: Dio non è sostanza"


Dello scorcio di teologia negativa che Avicenna offre nel capitolo VIII.4 del suo capolavoro metafisico – la Scienza delle Cose Divine (Ilāhiyyāṭ) del Libro della Cura/Guarigione (Kitāb al-Šifāʾ) – uno degli assunti fondamentali è che Dio, pur essendo ente sommo (l’Esistente Necessario, secondo la terminologia di Avicenna), non è sostanza. Sebbene nel medesimo capitolo di Dio venga negata una serie di altri attributi (non ha quiddità, genere, differenza specifica, definizione, dimostrazione), Avicenna si sofferma a lungo, conclusivamente, sulla negazione della sostanzialità divina, che parrebbe contraddire ciò che della sostanza e di Dio Avicenna ha affermato in precedenza. Il seminario si propone una lettura puntuale del capitolo in questione, sulla scorta dell’amplissima tradizione manoscritta dell’opera che lo contiene; un’analisi della sua posizione e funzione nell’ambito della metafisica di Avicenna; e un esame del suo ruolo e significato all’interno dell’usiologia e teologia filosofica avicenniane.


English version

"A remarkable case of negative theology among Arabic philosophers: God is not a substance"


Of the sketch of negative theology that Avicenna presents in chapter VIII.4 of his metaphysical masterpiece – the Science of Divine Things (Ilāhiyyāṭ) of the Book of the Cure/Healing (Kitāb al-Šifāʾ) – one of the main tenets is that God, despite being the utmost existent (the Necessary Existent, according to Avicenna’s terminology), is not a substance. Although in the same chapter a series of other attributes is denied of God (He does not have quiddity, genus, differentia, definition, demonstration), Avicenna deals at length, conclusively, with the denial of God’s substantialy, since it seems to contradict what Avicenna has previously affirmed of both substance and God. The seminar centers on a detailed reading of the chapter in question, on the basis of the wide manuscript tradition of the work containing it; an analysis of its position and function in the framework of Avicenna’s metaphysics; and an examination of its role and significance in the context of the Avicennian ousiology and philosophical theology.

Bibliografia essenziale/Selected Bibliography

R. Acar, Talking about God and Talking about Creation. Avicenna’s and Thomas Aquinas’ Positions, Brill, Leiden-Boston 2005.
M. Legenhausen, “Ibn Sina’s Arguments Against God’s Being a Substance”, in Substance and Attribute: Western and Islamic Tradition in Dialogue, ed. C. Kanzian, M. Legenhausen, Ontos Verlag, Frankfurt 2007, pp. 117-43.
P. Adamson, “From the Necessary Existent to God”, in Interpreting Avicenna. Critical Essays, ed. P. Adamson. Cambridge University Press, Cambridge 2013, pp. 170-189.


Il corso è indirizzato ai perfezionandi ma è aperto anche agli studenti del corso ordinario che abbiano sufficiente competenza linguistica. Ha carattere seminariale e prevede una serie di lezioni frontali da parte del docente, seguite da relazioni su temi specifici tenute dagli studenti. 

Orario:
Martedì 17:00-19:00 (Aula Pasquali)




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ultimo aggiornamento: 16/09/2016