Sullo sfondo della dottrina della
sostanza formulata da Aristotele e dei principali problemi che la
critica riscontra in essa, il corso prende in esame le trattazioni
più significative di questo tema nell’età classica
o fondativa della filosofia arabo-islamica (falsafa). Dopo un periodo
inziale in cui rimane confinata in ambito logico (al-Kindī, m. dopo 870
dC), l’usiologia assume un ruolo centrale in al-Fārābī (m. 950-1
dC), nelle csui opere la sostanza emerge come concetto chiave non solo
della logica, ma anche della filosofia naturale e della metafisica. Il
pieno dispiegamento della tematica usiologica avviene con Avicenna (Ibn
Sīnā, m. 1037 dC), il quale dedica alla sostanza trattazioni ampie ed
articolate nelle singole sezioni delle sue summae di filosofia (logica,
filosofia naturale, e metafisica), chiarendone il ruolo sistemico:
secondo Avicenna la trattazione della sostanza fornita dalla metafisica
riprende, integra e fonda l’esame di essa proposto dalle
discipline particolari quali la logica e la filosofia naturale,
conferendo unità e coerenza all’insieme. L’intento
avicenniano di dare sistematicità ai vari aspetti della dottrina
aristotelica della sostanza cade sotto il vaglio critico di
Averroè (Ibn Rušd, m. 1198 dC), il quale nei suoi
commenti alla Fisica ed alla Metafisica polemizza con Avicenna su
numerosi punti della dottrina della sostanza che quest’ultimo
propone come sviluppo e revisione della posizione di Aristotele.
English version
"From
Aristotle to Averroes: the doctrine of substance in the classical
age of Arabic metaphysics (IX-XII cc.)"
Against the background of the doctrine of substance formulated by
Aristotle and of the main problems that scholarship detects therein,
the course examines the most significant treatments of this topic in
the classical or formative age of Arabic-Islamic philosophy (falsafa).
After its initial confinement in logic (al-Kindī, d. after 870 dC), the
reflection on substance plays a pivotal role in al-Fārābī (d. 950-1
dC), in whose works substance emerges as a key-concept not only of
logic, but also of natural philosophy and metaphysics. The full
development of the issue is found Avicenna (Ibn Sīnā, m. 1037 dC), who
devotes to substance lengthy and articulated discussions in the single
sections of his summae of philosophy (logic, natural philosophy,
metaphysics), and clarifies its systemic role: for Avicenna, the
account of substance given by metaphysics resumes, complements, and
gounds its examination by particular disciplines like logic and natural
philosophy, thus providing unity and coherence to the entire setting.
Avicenna’s intent of granting consistency to the various aspects
of Aristotle’s doctrine of substance undergoes the criticism of
Averroes (Ibn Rušd, d. 1198 dC): in the commentaries on Physics
and Metaphysics, the Commentator disagrees with Avicenna on many tenets
of the doctrine of substance that this latter propounds as development
and revision of Aristotle’s position.
Bibliografia essenziale/Selected Bibliography
C. Cerami, Génération et substance. Aristote et
Averroès entre physique et métaphysique, De Gruyter,
Boston-Berlin 2015.
G. Galluzzo, The Medieval Reception of Book Zeta of Aristotle’s
Metaphysics. Vol. 1: Aristotle’s Ontology and the Middle Ages:
The Tradition of Met., Book Zeta, Brill, Leiden-Boston 2013.
Substance and Attribute: Western and Islamic Tradition in Dialogue, ed.
C. Kanzian, M. Legenhausen, Ontos Verlag, Frankfurt 2007.
Il corso è
indirizzato agli studenti del corso ordinario ma è aperto anche
ai perfezionandi. Ha carattere seminariale e prevede una serie di
lezioni frontali da parte del docente, seguite da relazioni su temi
specifici tenute dagli studenti. La frequenza di uno dei due livelli
del seminario “Introduzione alla lingua araba” (v.
Didattica Integrativa) o, per chi abbia sufficiente conoscenza della
lingua araba, del ciclo di lezioni “Introduzione alla lingua
persiana” (v. Didattica Integrativa) o del seminario
specialistico per perfezionandi "Un caso emblematico di teologia
negativa tra i filosofi arabi: Dio non è sostanza" rientra tra
gli
obblighi didattici.
Gli studenti impossibilitati a seguire il seminario di lingua araba,
il
seminario di lingua persiana o il seminario specialistico potranno
assolvere l’obbligo didattico corrispondente sostenendo una prova
orale conclusiva, riguardante autori, testi o tematiche di storia
della
filosofia islamica pertinenti al corso (da concordare con il docente).
La conoscenza della lingua araba o persiana non è richiesta. I
testi discussi in classe saranno presentati in traduzione (italiana,
inglese o francese).
The course is aimed at undergraduates, but is also open to graduate
students. It has a seminar format and includes a series of lectures by
the instructor, followed by reports by the students on specific
subjects. Attendance of one of the two levels of the seminar "
Introduction to the Arabic language " (v. Didatitca Integrativa) or ,
for those who have sufficient knowledge of the Arabic language , of
the
series of lectures "Introduction to Persian language " (v. Didattica
Integrativa) or of the graduate seminar "A remarkable case of negative
theology among Arabic philosophers: God is not a substance", is among
the academic obligations.
Students unable to attend the Arabic seminars, the Persian seminar, or
the graduate seminar will be able to fulfill the corresponding
obligation by taking a final oral examination , on authors , books or
topics of the history of Islamic philosophy relevant to the course (to
be discussed with the teacher ).
The knowledge of Arabic or Persian is not required. The texts
discussed
in class will be presented in translation (Italian, English or
French).
Orario:
Venerdì
15:00-17:00 (Aula Pasquali)
Arabo
– Livello elementare (dott. A. Astesiano, 20 ore ca.): Il
seminario si propone di offrire la conoscenza degli elementi
fondamentali della lingua araba (alfabeto, scrittura, traslitterazione,
morfologia e sintassi), e gli strumenti di accesso ai testi filosofici
arabi (grammatiche, dizionari) con particolare attenzione al lessico
proprio della filosofia.
Orario:
Giovedì 14:30-16:00 (Aula Campana)
Arabo – Livello
intermedio (dott. T. Alpina, 20 ore ca.): Il seminario intende
completare la conoscenza della morfologia e della sintassi e
familiarizzare gli studenti con gli aspetti stilistici della lingua di
comunicazione culturale (il cosiddetto “arabo classico”), con esercizi
di traduzione di passi scelti del Corano e di altre opere significative
della cultura arabo-islamica.
Orario:
Giovedì 12:00-13:30 (Aula Pasquali)
Persiano (dott. Ivana Panzeca,
20 ore ca.): Il seminario si propone di offrire la conoscenza degli
elementi fondamentali della lingua persiana (alfabeto, scrittura,
traslitterazione, morfologia e sintassi), e gli strumenti di accesso ai
testi filosofici arabi (grammatiche, dizionari) agli studenti che
abbiano già sufficiente conoscenza della lingua araba.
Orario:
da definire
Per ciascuno di questi tre crosi
gli
incontri hanno frequenza settimanale (circa 20 ore complessive) e
comprendono prove scritte di verifica da svolgere durante l’anno.
Le lezioni sono aperte, senza ottenimento di credito didattico, anche
a
studenti del corso ordinario o perfezionandi che non frequentano il
corso di Storia della Filosofia Islamica.
III)
Seminario specialistico per perfezionandi/Graduate Seminar (40
ore/40 hrs)
"Un caso emblematico di teologia
negativa tra i filosofi arabi: Dio non è sostanza"
Dello scorcio di teologia negativa che Avicenna offre
nel capitolo VIII.4 del suo capolavoro metafisico – la Scienza
delle Cose Divine (Ilāhiyyāṭ) del Libro della Cura/Guarigione (Kitāb
al-Šifāʾ) – uno degli assunti fondamentali è che
Dio, pur essendo ente sommo (l’Esistente Necessario, secondo la
terminologia di Avicenna), non è sostanza. Sebbene nel medesimo
capitolo di Dio venga negata una serie di altri attributi (non ha
quiddità, genere, differenza specifica, definizione,
dimostrazione), Avicenna si sofferma a lungo, conclusivamente, sulla
negazione della sostanzialità divina, che parrebbe contraddire
ciò che della sostanza e di Dio Avicenna ha affermato in
precedenza. Il seminario si propone una lettura puntuale del capitolo
in questione, sulla scorta dell’amplissima tradizione manoscritta
dell’opera che lo contiene; un’analisi della sua posizione
e funzione nell’ambito della metafisica di Avicenna; e un esame
del suo ruolo e significato all’interno dell’usiologia e
teologia filosofica avicenniane.
English version
"A
remarkable case of negative theology among Arabic philosophers: God
is not a substance"
Of the sketch of negative theology that Avicenna presents in chapter
VIII.4 of his metaphysical masterpiece – the Science of Divine
Things (Ilāhiyyāṭ) of the Book of the Cure/Healing (Kitāb
al-Šifāʾ) – one of the main tenets is that God, despite
being the utmost existent (the Necessary Existent, according to
Avicenna’s terminology), is not a substance. Although in the same
chapter a series of other attributes is denied of God (He does not have
quiddity, genus, differentia, definition, demonstration), Avicenna
deals at length, conclusively, with the denial of God’s
substantialy, since it seems to contradict what Avicenna has previously
affirmed of both substance and God. The seminar centers on a detailed
reading of the chapter in question, on the basis of the wide manuscript
tradition of the work containing it; an analysis of its position and
function in the framework of Avicenna’s metaphysics; and an
examination of its role and significance in the context of the
Avicennian ousiology and philosophical theology.
Bibliografia essenziale/Selected Bibliography
R. Acar, Talking about God and Talking about Creation. Avicenna’s
and Thomas Aquinas’ Positions, Brill, Leiden-Boston 2005.
M. Legenhausen, “Ibn Sina’s Arguments Against God’s
Being a Substance”, in Substance and Attribute: Western and
Islamic Tradition in Dialogue, ed. C. Kanzian, M. Legenhausen, Ontos
Verlag, Frankfurt 2007, pp. 117-43.
P. Adamson, “From the Necessary Existent to God”, in
Interpreting Avicenna. Critical Essays, ed. P. Adamson. Cambridge
University Press, Cambridge 2013, pp. 170-189.
Il
corso è indirizzato ai perfezionandi ma è aperto anche agli studenti
del corso ordinario che abbiano sufficiente competenza linguistica. Ha
carattere seminariale e prevede una serie di lezioni frontali da parte
del docente, seguite da relazioni su temi specifici tenute dagli
studenti.
Orario:
Martedì
17:00-19:00 (Aula Pasquali)